La derattizzazione, strumento indispensabile al mantenimento della salute
Gravi problemi sanitari, ingenti danni economici, ma anche pesanti danni di immagine costituiscono ragioni più che solide per bonificare un ambiente di lavoro o cittadino, o comunque qualsiasi ambiente solitamente frequentato da persone o animali. La derattizzazione sistematica nasce già nel 1300, quando le città medievali iniziano a diventare piccole metropoli.
Da allora ne abbiamo fatta di strada nella lotta alla proliferazione di ratti nelle zone antropizzate (metropoli e città, ma anche fattorie ed allevamenti e parchi), zone molto povere di antagonisti naturali e ricche di scarti di tutti i generi. Ma non si può mai abbassare la guardia, è sempre necessario tenere sotto controllo il problema, prevenendo e quando necessario, intervenendo con sistemi sempre più innovativi e compatibili con la natura.
Non solo danni economici, ma anche e soprattutto igienico-sanitari
Il danno economici provocati da una infestazione di topi o ratti non rappresenta l’unico aspetto negativo. A questi si devono aggiungere ben più gravi problemi di ordine igienico-sanitario, quali la trasmissione di malattie infettive e l’effetto sui locali infestati, di fatto inutilizzabili nel momento in cui si prende coscienza dell’infestazione.
Topi e ratti costituiscono un elemento negativo per la sanità pubblica: sono vettori di numerose patologie che possono essere trasmesse all’uomo ma anche agli animali sia domestici che da allevamento (es. suini, ovini, avicoli, etc., ed ogni sorta di animale domestico entri in contatto con essi).
Non si deve poi trascurare la componente igienica, poiché ratti e topi sporcano l’ambiente con riflessi psicologici pessimi per le persone: anche solo l’ipotesi non confermata della loro presenza provoca terrore e ribrezzo.
Fasi di derattizzazione
La fase di intervento di derattizzazione deve aver luogo solo dopo una corretta e meticolosa fase di esame e ispezione degli aspetti ambientali. Non bisogna trascurare, tenendo conto del territorio e anche delle zone confinanti, il pericolo dell’insorgere di fenomeni di resistenza. Si può rendere necessaria (spesso quasi obbligatorio) un continuo aggiornamento su prodotti, tecnologie e metodi di applicazione nonché l’adozione di tecniche di lotta integrata per la profilassi, la prevenzione e il mantenimento della sanità dei locali.
Non è possibile indicare la durata di un piano completo di disinfestazione topi a priori; è certo che non è possibile risolvere il problema con un unico o con pochi interventi saltuari. E anche quando l’intervento di bonifica iniziale sortisce effetti confortanti, i risultati potranno essere considerati pienamente soddisfacenti solo se verranno confermati da controlli periodici che evidenziano il mantenimento dell’infestazione al di sotto della soglia critica.
Gli interventi risultano veramente efficaci, solo se il protocollo di derattizzazione tiene conto dei principi operativi integrati, comprendendo servizi complementari di profilassi e prevenzione, e se è caratterizzato da tempestività d’azione in relazione alle ispezioni fatte; nel caso in cui emerga una tale professionalità, si necessita sicuramente di minori ripetizioni (la necessità del mantenimento rimane sempre).
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MR Service, con una solida esperienza nel campo delle disinfestazioni, è in grado di eseguire trattamenti di derattizzazione privi di rischi per l’uomo e l’ambiente, calibrando l’uso di veleno topicida, trappole ed esche per topi ed altri strumenti all’avanguardia, tra cui i dissuasori ad ultrasuoni ed altri sistemi innovativi.
Affidarsi a MR Service di Bologna, significa contare su una squadra di professionisti qualificati, che ti aiuteranno a salvaguardare la salubrità degli ambienti, e penseranno alla sanificazione degli spazi trattati in seguito alla derattizzazione.
A seconda delle particolari esigenze (es. presenza di bambini o animali domestici, ambienti soggetti a protocollo HACCP , etc.), utilizziamo metodi di derattizzazione ecologica , che non prevedono l’impiego di veleno per topi e/o esche tossiche.